Meditazione Gassho: questa semplicissima meditazione la raccomandiamo a tutti i clienti, specie se vogliono/devono eliminare negatività sia quotidiane sia karmiche (quest’ultime determinano – per esempio – quella che viene considerata ‘sfortuna’ in amore o in altri settori). È inoltre molto indicata per chi soffre di ansia o si sente nervoso.
È una meditazione Gassho che i praticanti o Mastri di Reiki effettuano quasi quotidianamente, o quando ne sentono il bisogno. Viene considerata adatta solo per i Mastri Reiki o gli operatori Reiki; in realtà abbiamo ottenuto un discreto ‘successo’ con i nostri clienti, mentre li stiamo seguendo. L’obiettivo di questa meditazione Gassho è di aiutare nella ‘guarigione’ del chakra del cuore e della nostra aura in generale. Come minimo è una finestra che si apre verso la dimensione da cui deriva la nostra anima; questo può dare comforto, un senso di sicurezza e di tranquillità; fa inoltre parte di una serie di ‘comportamenti’ protettivi per la nostra aura e il nostro campo energetico.
In teoria si dovrebbe eseguire questa meditazione Gassho come minimo per 10 minuti ogni giorno, ma anche 5 minuti quando hai tempo (e quanto sei indisturbato) possono essere sufficienti. Quando noi la eseguiamo talvolta non vorremmo mai smettere, perché per noi è come se si aprisse un contatto diretto con l’altra dimensione (di bene, di luce, dove proviene la nostra ‘anima’).
Come fare la Meditazione Gassho (parte del Reiki)
Siediti comodamente con la schiena abbastanza dritta (ma comunque devi sentirti comodo). Respira profondamente per un minuto.
Poi chiudi gli occhi e giungi le mani in forma di preghiera, esattamente come nelle due immagini di questa pagina, o appoggiando le braccia sul ventre o sui braccioli di una sedia (insomma, cerca di essere comodo). Ci dovrebbe essere un piccolo spazio (anche mezzo centimetro) fra i palmi delle mani. Assicurati che i pollici siano al livello del tuo chakra del cuore (più o meno la zona dove si trova il nostro cuore, vedi la prima immagine).
Concentrati sui polpastrelli che si toccano, sulla sensazione fisica di questi polpastrelli che si toccano. Una leggera concentrazione, non una forzatura. Respira normalmente. Se preferisci, concentrati sullo spazio fra i palmi delle mani, sempre nel senso fisico. Molto probabilmente emergeranno dei pensieri (anche comuni, come la spesa che devi fare dopo); accettali e accantonali gentilmente, e poi continua a concentrarti sulla sensazione fisica dei polpastrelli (o della zona fra i palmi delle mani).
A questo punto puoi aggiungere una preghiera (ma solo se ti viene spontaneo, non se ti devi sforzare a ricordarla), semplicissima come:
chiedo al divino (o al dio degli universi, alla Luce, alla Fonte Universale, al Bene Universale, a seconda della tua spiritualità) di dissolvere ogni negatività dal mio corpo, dalla mia mente, dalla mia aura, dal mio campo energetico e dal mio Karma; di rimuovere ogni influenza negativa, ogni entità negativa o ogni residuo di atti di ‘magia nera’.
Credici e non avere dubbi. Non importa se riesce bene. La prossima volta riuscirà meglio. Se vedi un tunnel viola davanti a te (con gli occhi chiusi) va molto, molto bene. Resta in quel tunnel e nella senzazione di pace che ti porta.
Oppure puoi dire (nella tua mente o sussurrando) le frasi ‘sono Amore, mi merito di essere amato/a, sono amato/a, accetto l’amore perché merito l’amore’.
Talvolta il terzo occhio si apre e si vede un tunnel (generalmente viola) davanti a noi, diciamo davanti alla zona fra i nostri due occhi (nella zona del chakra del terzo occhio, vedi terza immagine); a noi succede sempre ma non è necessario che accada, in quanto occorre esperienza. Se accade, quello è il momento di dire la preghiera descritta sopra.
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